È la notte più lunga, quella di oggi, per Acciaierie d’Italia e l’ex Ilva di Taranto.

“Proprio stanotte si conclude la fase di rilancio per quanto riguarda l’assegnazione degli impianti a uno dei tre player internazionali che hanno manifestato l’interesse ad acquisirli nel loro complesso. Sono convinto che anche questo dossier così importante per la siderurgia italiana ed europea – e quindi per l’industria italiana – sarà risolto positivamente”.

Parole del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, riportate dall’agenzia Ansa e pronunciate a margine di una visita allo stabilimento di Piaggio Aerospace a Villanova d’Albenga, nel Savonese.

Ad essere in vantaggio nella “corsa” agli asset di AdI sarebbe il gruppo dell’Azerbaijan, Baku Steel Company. Baku SC nell’approdo a Taranto sarebbe affiancata da Azerbaijan Investment Company e porterebbe in dote una nave rigassificatrice fondamentale nel processo di decarbonizzazione. La “nuova Ilva” con bandiera azera sarebbe infatti alimentata dal gas, con l’approvvigionamento garantito dalla ex repubblica sovietica. Non è certo un dettaglio che tutte le azioni di “Azerbaijan Investment Company Joint-Stock Company“, fondata con decreto presidenziale nel marzo 2006, siano di proprietà del Governo della Repubblica dell’Azerbaijan con la governance in mano al Ministero dell’Economia.

Da decenni il potere nello Stato caucasico è in mano alla famiglia Aliyev: dal 1993 alla presidenza della Repubblica si sono alternati l’ex segretario del Partito Comunista, Heydar Aliyev e, alla morte di quest’ultimo, il figlio Ilham, al potere ininterrottamente da 2003.

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