TARANTO – Doppio appuntamento per decidere il futuro dell’ex Ilva. Oggi, martedì 25 febbraio, i commissari straordinari presenteranno al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, una relazione comparativa finale sulle offerte ricevute, considerati i rilanci e i successivi miglioramenti ottenuti in fase di negoziazione. E domani dovrebbe tenersi un confronto di governo a Palazzo Chigi: in quella sede Urso potrebbe condividere la scelta finale con la premier Giorgia Meloni.
I COMMISSARI A BAKU
I commissari delle amministrazioni straordinarie di Acciaierie d’Italia e di Ilva hanno incontrato a Baku, capitale dell’Azerbajian, i vertici di Baku Steel Company e i rappresentanti del Governo azero e della società statale Azerbaijan Investment Company Ojsc, per discutere della cessione dell’ex Ilva. I commissari hanno anche visitato gli impianti di Baku Steel. Il confronto viene ritenuto positivo. A novembre due dei tre commissari di AdI, Fiori e Tabarelli, erano stati in Oman e incontrato i manager di Jindal International, il gruppo che compete come Baku Steel e gli americani di Bedrock per l’intera acquisizione del gruppo dell’acciaio. In Oman, Jindal sta infatti costruendo un’acciaieria basata su forni elettrici e preridotto che dal 2026 produrrà inizialmente 3 milioni di tonnellate di acciaio per poi salire a 5 a regime. È un investimento da 3 miliardi di dollari. Rientrati in Italia dall’Azerbajian, i commissari AdI, Fiori, Quaranta e Tabarelli, ma anche i commissari Ilva, Danovi, Di Ciommo e Savi – è Ilva in as la società venditrice -, dovranno ora tirare le somme e riportarne le conclusioni al ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Anche se Baku è data in pole position ed è quella che con i rilanci avvenuti entro il 14 febbraio ha offerto 400 milioni in piu’ rispetto a Jindal, fonti vicine al dossier dicono che la partita non è definitivamente chiusa e che la verifica finale terrà conto di tutte tre le offerte. Anche quella degli americani di Bedrock – che è un fondo di investimento -, i quali, al contrario degli altri due gruppi, non hanno effettuato alcun rilancio confermando la proposta avanzata a gennaio. L’esito dell’istruttoria finale dei commissari potrebbe aversi già in questa settimana o all’inizio della prossima.
Intanto fonti di governo specificano che il decreto del ministro della Salute che stabilisce i criteri metodologici utili per la redazione del rapporto di Valutazione di danno sanitario, dovrà essere aggiornato almeno ogni 7 anni, includendo criteri predittivi in ragione degli sviluppi delle conoscenze scientifiche relative al rischio per la salute associato all’esposizione ad emissioni industriali. Lo prevede l’emendamento del Governo che fa confluire il Dl sul rapporto di valutazione del danno sanitario (Vds) per gli impianti dell’ex Ilva, come approvato in commissione Industria del Senato che ha accolto i sub-emendamenti riformulati di Pd e Avs che hanno abbassato il termine da 10 a 7 anni. Il M5S non ha accolto la riformulazione e il relativo sub-emendamento è stato respinto dalla Commissione.
Sono rimasti accantonati invece gli emendamenti sul testo del decreto legge che dispone l’incremento fino a 400 milioni (quindi ulteriori 250 milioni rispetto a quanto già previsto) delle risorse che possono essere utilizzate per garantire la continuità produttiva e occupazionale degli stabilimenti ex Ilva attinte dal fondo per il risanamento ambientale. La decisione è stata presa in attesa dell’emendamento del Governo che dovrebbe ripristinare, almeno in parte, l’ammontare del fondo. Il provvedimento è atteso in Aula la prossima settimana.
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Fonte:
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/taranto/1662078/ex-ilva-rush-finale-per-la-vendita-i-commissari-in-azerbajian.html