Ultimo miglio per il ritorno in mani private di Acciaierie d’Italia, dopo la fase di amministrazione straordinaria.

“Nei prossimi giorni i commissari sceglieranno quale sarà il player industriale che ha fatto la miglior offerta, quella più in linea con le procedure della gara” le parole del ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’inaugurazione della cinquantatreesima edizione di “Mido”.

I termini per i rilanci delle offerte scadranno il 14 febbraio, dopo che una prima deadline, il 31 gennaio, è già stata rinviata. In corsa per l’ex Ilva di Taranto ci sono gli americani di Bedrock, che però sarebbero già fuori dai giochi, gli indiani di Vulcan – Jindal, le cui quotazioni sembrano in ribasso, e Baku Steel Company, che potrebbe sorprendentemente mettere le mani sull’acciaieria più grande dell’Europa occidentale, con il supporto dell’agenzia per gli investimenti del governo dell’Azerbaijan. Una svolta impensabile, solo pochi mesi fa, e che avrebbe un impatto sulla siderurgia globale.

“Mi auguro che questa vicenda così importante e significativa possa diventare un esempio, un modello di come la siderurgia può produrre in Italia e in Europa, nel percorso della sostenibilità ambientale e che Taranto diventi il primo e più avanzato impianto siderurgico green d’Europa” ha aggiunto il ministro.

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